Un vademecum indispensabile in vista dell’apertura dell’Anno Santo, un percorso a tappe nei giubilei che sono la storia, attraverso simboli, curiosità e terminologia specifica. Non una lettura per addetti ai lavori ma un testo agile e di facile consultazione per chiunque abbia necessità di approfondire gli aspetti legati a uno degli eventi religiosi più attesi.
Giampietro Olivetto con Giubileo, Giubilei – Luoghi e itinerari, simboli e memorie dell’Anno Santo cristiano realizza una preziosa guida a pochi mesi dal nuovo Anno del Perdono, che si aprirà in occasione della vigilia di Natale prossima e si concluderà con l’Epifania del 2026. Innanzitutto i numeri: il prossimo sarà il ventisettesimo Anno Santo ordinario della Chiesa cattolica; prima ci sono stati 96 Giubilei straordinari più vari Anni Santi locali. Ma non è solo storia della religione: il volume illustra con approccio divulgativo tutti gli aneddoti che ruotano intorno all’evento fin dalla sua costituzione. Si parte con l’apertura della prima Porta Santa nel 1294 con Celestino V nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, passando per il primo Giubileo, nel 1300, con un cronista d’eccezione: Dante Alighieri. Poi le svolte storiche: dall’Anno Santo che si tiene ogni 100 anni alla decisione di Clemente VI di portare la cadenza a 50 anni, fino al provvedimento con cui Papa Paolo II decide di aprire la Porta Santa ogni 25 anni. Poi c’è il Giubileo senza Papa e quello con due pontefici: il libro è un viaggio scritto che porta per mano il lettore attraverso la storia e le decisioni che ci portano fin qui, alla vigilia del nuovo Anno Santo. In mezzo ci sono i pellegrinaggi, le vie della fede, il giro delle sette chiese, la Sindone, la Veronica, la tomba di Pietro, l’abbattimento e l’apertura della Porta (cambiamento avvenuto nel 1983).
Non mancano i riferimenti alla comunicazione e a come, man mano, l’evoluzione del settore abbia portato cambiamenti epocali. Il Giubileo del 1475 fu considerato all’avanguardia grazie all’invenzione della stampa: papa Sisto IV fece stampare la bolla di indizione dell’Anno Santo in latino e in volgare assieme a preghiere e circolari. Nel 1974 fu possibile, grazie all’avvento della televisione, seguire in diretta la cerimonia di apertura della Porta Santa; e, segno dei tempi nuovi, nello stesso anno, papa Paolo VI concesse l’indulgenza plenaria a quanti seguirono la cerimonia in tv. Dall’indulgenza “televisiva” al Giubileo multimediale e telematico di Papa Giovanni Paolo II: nel 1999 la cerimonia viene seguita in tv da oltre un miliardo e mezzo di persone.
Il libro, che è anche corredato di immagini d’epoca, chiarisce il senso della Porta Santa, dell’indulgenza, e di tutta una serie di termini con cui chiunque, tra poco meno di tre mesi comincerà a confrontarsi anche nella quotidianità.