Per il filosofo recentemente scomparso l’ordine sociale moderno, quello costruito attorno ai rapporti di produzione capitalistici, non può mai essere rappresentato come una macchina autoreferenziale senza alterità, ma va sempre concepito come relazione, come incontro e scontro di forze
C'è troppa sofferenza nel mondo, ma il futuro non è già scritto e occorre coalizzarsi