La dodicesima edizione del Salerno Letteratura Festival ha portato, anche quest’anno un flusso culturale tra gli spazi della città di Salerno con ospiti, accademici e conduttori eccellenti del panorama culturale italiano. Il festival, con circa centoquaranta appuntamenti, è stato dedicato allo scrittore boemo Franz Kafka in onore del centenario della sua morte e, prendendo spunto dai suoi racconti, “Le domande giuste” è stato il tema dell’intera manifestazione. Sapersi interrogare, sapere quali domande porre, trovare la chiave per ricevere la risposta che cerchiamo è diventato sempre più importante nella nostra contemporaneità incerta e precaria. Il dialogo con la tradizione è un campo vasto e ricco di scoperte sempre nuove; fare domande è l’unica strada che ci conduce alla verità. E se, parafrasando il colonnello Douglas Mortimer di Per qualche dollaro in più (regia di Sergio Leone, 1965), non esistono domande indiscrete ma le risposte possono esserlo, allora Stefano Reali ha sicuramente dato una risposta “indiscreta” durante la presentazione del suo romanzo d’esordio Shakespaere AEnigma. La prima incarnazione di John Florio (edito Florestano, 2024).
La presentazione al Salerno Letteratura Festival
Nel mese di giugno, presso il Museo Diocesano di Salerno, si è tenuto l’incontro con il regista Stefano Reali. Tra le sue opere cinematografiche e televisive più famose ricordiamo Ultimo – Il capitano che arrestò Totò Riina (1998), Le ali della vita (2002), Caruso, la voce dell’amore (2012) e Storia di una famiglia perbene (2021). Dopo circa dieci anni di lavoro, è arrivato a febbraio 2024 in tutte le librerie Shakespeare AEnigma, un libro corposo che nasce dalla necessità di avere un testo di riferimento per la produzione seriale. Come ha raccontato Stefano Reali, l’idea nasce dall’intento di voler realizzare una serie su John Florio, l’intellettuale italiano candidato come perfetto ghostwriter di William Shakespeare, tramutata in libro perché i produttori avrebbero voluto una base solida per il finanziamento del progetto. Stefano Reali, compositore e sceneggiatore, non ha perso l’occasione di raccontare questa storia nella veste di romanziere. Il professor di Letterature comparate Vincenzo Salerno (Università degli Studi di Salerno) ha dialogato con l’autore e moderato l’incontro arricchito dalla messa in scena dei dialoghi presi dal libro interpretati dallo stesso autore e l’attore Yari Gugliucci.
Shakespeare AEnigma: un mistero svelato
Tornando alle domande indiscrete, o possiamo dire scomode, in questo libro Stefano Reali si interroga su un quesito che da tempo impernia le ricerche letterarie (talvolta anche ostacolate visto l’argomento spinoso): ma William Shakespeare ha scritto davvero William Shakespeare? Dagli studi condotti e poi romanzati in Shakespeare AEnigma. La prima incarnazione di John Florio, il mistero viene svelato. Il romanzo mystery semi-biografico ripercorre la vita di John Florio, un intellettuale di origini italiane che prestò la penna al grande drammaturgo inglese William Shakespeare. Sono tante le prove a favore di questa teoria, Stefano Reali ha rimarcato la differenza culturale dei due personaggi (il primo un grande intellettuale, del secondo non ci sono prove dei suoi studi); inoltre, la descrizione puntuale e vivida delle città italiane risultano improbabilmente scritte da un inglese. Queste sono solo alcune delle prove raccontate dall’autore, le altre sono disseminate nel romanzo. Come è stato detto durante l’incontro che ha incantato tutti i presenti, il rapporto tra Shakespeare e Florio era lo stesso che oggi abbiamo tra lo showrunner e lo script-runner, perché il primo era l’organizzatore teatrale, si occupava della messa in scena e spesso provava a intromettersi nei processi creativi di Florio. Al contrario, Florio attinse dalla novellistica italiana, creò neologismi e le sottotrame per arrivare ai diversi pubblici distinti per estrazione sociale. Se tanta letteratura accademica è stata osteggiata al riguardo, Stefano Reali è riuscito a portare a galla la verità nascosta della truffa letteraria più grande di tutta la storia. In fondo, alla regina Elisabetta serviva un poeta nazionale, a Shakespeare serviva un’occasione per la ribalta e John Florio aveva una famiglia a cui pensare, in pieno stile italiano. L’incontro si è concluso con interessanti cenni storici e letterari riguardanti la vita di John Florio e la cura dell’edizione del First Folio dell’opera shakespeariana da parte dell’intellettuale prima di sparire nell’ombra. Se Shakespeare non ha scritto Shakespeare, John Florio è il candidato ideale per celarsi dietro la firma shakespeariana: Shakespeare AEnigma tratteggia questo filone di ricerca.