Network, realtà estesa e reti digitali: ecco le nuove sfide con cui i Creatives si sono confrontati insieme ai testimonial delle aziende che, per tutto il mese di maggio, hanno offerto spunti e suggerimenti per trasformare le idee innovative, nate all’interno del laboratorio di Creative Lab, in iniziative imprenditoriali. L’innovazione, favorita da un ambiente stimolante, dall’acquisizione di conoscenze e dall’interazione con altre persone, può essere coltivata e sviluppata attraverso l’apprendimento, l’esplorazione e l’apertura verso nuove prospettive. È con questo spirito che NetCom, Spun e Conform hanno incontrato gli studenti per dialogare, attraverso esperienze e applicazioni, sulla costante interazione che esiste tra il sapere scientifico/tecnologico e quello umanistico come opportunità per la valorizzazione e la fruizione del Patrimonio Culturale.
Presso il centro ICT dell’Università degli Studi di Salerno, i Creatives hanno conosciuto, grazie ad Alfredo Troiano, CTO di NetCom Group S.p.A, il portale PorBeC (Portale Beni Culturali), uno dei risultati delle attività del progetto REMIAM (Reti musei intelligenti ad alta multimedialità), promosso dal Distretto ad Alta TecnologiA per i BENi Culturali (DATABENC).
Si tratta di una piattaforma integrata nata per raccontare il patrimonio storico e artistico, attraverso spazi espositivi digitali, la cui portata innovativa sta nel consentire agli esperti dei Beni Culturali (storici dell’arte, studiosi, ricercatori, curatori di mostre) di produrre applicazioni per il web e per dispositivi mobili in perfetta autonomia di gestione e pubblicazione di contenuti. I vantaggi che possono trarne i piccoli musei che hanno poche risorse, gli atelier di artisti e gli studiosi che vogliono proporre mostre in digitale e tenere viva la memoria di mostre temporanee, hanno resto questo portale un case study per i Creatives, che subito hanno cercato di sperimentarne l’uso per comprenderne il funzionamento operativo e trarne ispirazione per ulteriori integrazioni.
In seguito, nuovamente accolti dall’Associazione Culturale Tempi Moderni presso Palazzo Fruscione, i Creatives hanno avuto l’opportunità di immergersi nelle proposte innovative di Spun s.r.l., la cui mission è di arricchire le esperienze dei “consumatori culturali” (cioè i fruitori che interagiscono con il mondo dell’arte, dell’architettura, della cultura e dei beni culturali in generale) fornendo loro tecnologie innovative per aumentare engagement ed edutainment. Introdotti da Alfonso Amendola, Direttore scientifico di Tempi Moderni e Alfonso Santoriello, professore di archeologia presso il DiSPaC, Eugenio Pisani e Luana Tortora, CEO della startup, hanno parlato di nuove tecnologie e di Metaverso, in particolar modo nella prospettiva di digital humanists competenti nel saper leggere, interpretare e apprezzare nuovi spazi di fruizione e nuovi ambienti in cui far coesistere passato, presente e futuro. In quest’occasione i Creatvies hanno provato il Virtual Tour degli Scavi Archeologici di Abellinum, indossando visori di nuova generazione, e interagito con gli scavi.
Infine, presso la sede ad Avellino, è stata la volta dell’incontro con CONFORM S.c.a.r.l. – Consulenza Formazione Management, che dal 1995 promuove e sviluppa, a livello nazionale e internazionale, progetti di ricerca e piani di formazione, offrendo servizi per le imprese pubbliche e private e occupandosi di valorizzazione del territorio.
Realtà aumentata, MetaHuman, game, intelligenza artificiale, tour virtuali e produzione audiovisiva sono stati i temi che hanno animato il dibattito tra gli studenti del Creative Lab e Alfonso Santaniello, presidente e direttore generale della società. Tra i diversi progetti messi in campo, è stata indagata l’esperienza di VASARI – Valorizzazione Smart del patrimonio Artistico delle città Italiane, che ha avuto l’obiettivo di utilizzare le nuove tecnologie per sviluppare soluzioni virtuali e a realtà aumentata per raccontare i luoghi e le opere di Salerno, Matera, Bari, L’ Aquila e Palermo, perseguendo un approccio multi-disciplinare, dove arte, tecnologie e nuovi modelli di interazione e di comunicazione innescano meccanismi di fruizione innovativa, con l’intento di amplificare il messaggio culturale mediante reti digitali.
Le innumerevoli considerazioni sul rapporto esistente tra Tecnologia, Arte e Società hanno portato i Creatives a riflettere sull’importanza di far interagire tra loro tutti i saperi necessari: gli studi umanistici, storici e storico-artistici, la tecnologica informatica, le scienze economiche e di marketing riferite ai social media e alla rete, gli aspetti giuridici e legislativi al fine di valorizzare il patrimonio culturale. Nell’attuale contesto, è fondamentale potenziare il concetto di “valorizzazione”, che implicitamente comprende anche quelli di tutela e conservazione. L’approccio tradizionale nel campo dei beni culturali, formulato tra la fine degli anni Settanta e all’inizio degli Ottanta, con l’enunciato “tutela, conservazione e valorizzazione”, oggi dovrebbe essere invertito, iniziando proprio dalla valorizzazione. Infatti, valorizzare significa condurre attività di conservazione, ricerca, educazione, promozione turistica e creazione di programmi e iniziative che consentono alle persone di apprezzare e beneficiare del patrimonio culturale.
Le idee dei Creatives, seguendo questo orientamento, stanno iniziando a concretizzarsi e a evolversi verso la creazione di futuri business plan!