Musicista e cantante dall’eleganza comunicativa, generosa nel raccontarsi e descriversi in presenza del pubblico, carismatica ed empatica, Mafalda Minnozzi, nata a Pavia nel ‘67, è il frutto di trentacinque anni di incontri, esperienze e collaborazioni attraverso cui ha incrociato tre continenti, evolvendo un sound originale che le ha fatto conquistare una collocazione specifica all’interno della scena jazzistica internazionale.
In questo lungo viaggio musicale che l’ha portata dall’Italia al Brasile, fino ad arrivare negli Stati Uniti, si è costruita uno stile inconfondibile che rende riconoscibili i suoi progetti nel mondo e che si rivela integralmente in ‘Natural Impression’, la sua nuova produzione discografica Pubblicata dalla MPI. La Minnozzi vien fuori attingendo dai maggiori interpreti del jazz americano degli anni trenta e quaranta. Ascolta Duke Ellington, Cole Porter. Billy Holiday ed altri. Ha amato svisceratamente questo genere musicale che le facevano crescere dentro la voglia di cantare, di esibirsi nei festival con la sua bellissima voce ed anche la voglia di creare un gruppo musicale. Nel periodo che va dall’’87 al ’95, si esibisce spesso in pubblico e nei locali, nei teatri ed è protagonista di due recital. Il 1996 vede arrivare la musicista pavese in Brasile dove, a fine anno, pubblica il suo primo album: ‘Uma Noite no Paraiso II’. L’anno successivo chiude il suo secondo album: ‘Effetto Azzurro’ e nel ’99 … il terzo: ‘Angelo blu’.
Dopo aver ricevuto l’alto riconoscimento quale ‘Personalidade Brasiliana’, il 2003 la vede registrare ‘Il Tempo dell’Amore’, suo quarto lavoro. ‘Natural Impression’, dunque, è il nuovo lavoro discografico di Mafalda Minnozzi, presente su tutte le piattaforme di streaming e da questo settembre 2023 anche in copia fisica. La cantante protagonista del progetto è coadiuvata da alcuni ottimi performer del jazz: Paul Ricci (chitarra), Helio Alves (pianoforte), Eduardo Belo (contrabbasso) e Rogerio Boccato (batteria e percussioni). La presenza del leggendario Roberto Menescal (duetto in Bruma) e di cinque Special Guest come Don Byron (clarinetto), Doug Beavers (trombone), Joe Locke (vibrafono), Michael Wolff (tastiere) e John Patitucci (contrabbasso) impreziosisce ulteriormente questo album. La tracklist consta di quindici brani, arrangiati dagli stessi Mafalda Minnozzi & Paul Ricci, che rendono amorevolmente omaggio a una sfilza di autori e compositori leggendari come Antonio Carlos Jobim, Victor Martins e Ivan Lins, Jorge Ben Jor, Aloysio de Oliveira e Ray Gilbert, Marcos Valle e Paulo Sérgio Valle, Jacques Brel, George David Weiss, Hugo Peretti, Luigi Creatore e Luiz Bonfá, Caetano Veloso, Bruno Brighetti e Bruno Martino, Aldir Blanc e João Bosco, Mogol e Lucio Battisti, Durval Ferreira, Maurício Einhorn e Regina Werneck, Bruma Ramos da Fonte, Roberto Menescal e Newton Mendonça.
“Natural Impression” rappresenta un caloroso omaggio ai grandi successi della musica internazionale, speziato con i variopinti colori del latin jazz di matrice brasiliana, autentico tratto distintivo dell’intero disco. Mafalda Minnozzi canta in quattro lingue: portoghese, inglese, francese e italiano, a testimonianza della disarmante naturalezza con cui affronta repertori differenti con eclettismo, classe cristallina, sensibilità interpretativa e poeticità che conquistano all’istante.
L’artista descrive così il mood del suo nuovo album: «Comporre e scomporre le misure di ogni singola battuta, entrare in ogni verso e parola per trovarne il suo significato più intimo, in simbiosi con l’autore di quella canzone che ha stravolto la mia vita. Poi calcolare il ritmo come parte integrante dei miei stessi passi, respirare profondamente l’odore, il colore e la natura di un Paese come il Brasile che mi ispira e mi fa sognare. Infine, improvvisare nella più totale libertà nuove note che corrono e si intrecciano nel cielo del mio mondo musicale. Questo e molto altro è stato cantare ‘Natural Impression’, il risultato di un lavoro di gruppo. Siamo entrati all’‘Acoustic Recording Studio’ di New York come un classico quintetto jazz … ognuno di noi intenzionato a mettere a disposizione degli altri tutta la nostra esperienza. Paul Ricci, produttore, direttore musicale e autore degli arrangiamenti originali del progetto, ha fatto sì che la personalità di noi tutti potesse emergere e lasciare una sua propria impronta musicale nel disco. Il risultato è un album svincolato da classificazioni ed etichette … un’opera unica e irripetibile, perché sarà impossibile che Paul e io potremo riunirci nuovamente in quello stesso studio, con gli stessi musicisti e con lo stesso spirito, per ricreare la stessa atmosfera e le stesse vibrazioni».
Mafalda Minnozzi è molto più di una voce che seduce e conquista, perché la sua personalità si compone di molte sfaccettature: autrice di testi di canzoni e colonne sonore, imprenditrice e producer, corrispondente radiofonica di programmi di Radio Rai, stilista, regista di cortometraggi, chef, personaggio televisivo. Sono tutti aspetti che affiorano scavando appena sotto la superficie e che si traducono nel senso estetico e nell’espressione stilistica che la contraddistingue. Nel corso della sua carriera è riuscita ad ampliare la concezione tradizionale della cantante/interprete improvvisando con lo scat (virtuosismo canoro nato nella musica jazz con l’imitazione vocale di strumenti musicali tramite la riproduzione di fraseggi simili a quelli strumentali. Non prevede l’uso di parole compiute, bensì di fonemi dal suono accattivante che il cantante utilizza in chiave ritmica oltre che melodica. I brani in cui si può ascoltare lo scat sono, di solito, veloci e allegri e non di rado viene utilizzato in chiave grottesca e caricaturale) e con sorprendenti percussioni vocali. Il suo è un sapiente equilibrio tra il virtuosismo eclettico del jazz e la sensibilità cosmopolita della ‘world music’, in cui il melodramma italiano, il cabaret francese e la bossa nova si integrano perfettamente grazie alla libertà con cui fa uso della voce, come una brillante strumentista. Al suo attivo ha la realizzazione di venti album, centinaia di concerti in auditorium, teatri e jazz club … in festival ed eventi internazionali in ben sedici Paesi. Fra le sue produzioni discografiche più recenti, si devono essere segnalate (per popolarità e successo) ‘Sensorial – Portraits in Bossa & Jazz’ (per la MPI label 2020), album che le è valso il titolo di ‘Artista Latin Jazz del Mese’ da parte della WUCF, emittente radiofonica americana. ‘Natural Impression’ rappresenta la naturale evoluzione del viaggio musicale della Minnozzi, un nuovo punto di arrivo e di ripartenza.