Idee in movimento: Creative Lab, imprenditoria, innovazione e beni culturali

La creatività applicata alle discipline umanistiche al centro del progetto Unisa

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Uno spazio in cui si favorisce il connubio tra innovazione e creatività, stimolando l’incontro e la collaborazione tra professionisti e creativi provenienti dalle discipline umanistiche: ecco che cos’è il Creative Lab! Un progetto in itinere, finanziato dalla Regione Campania, coordinato dalla professoressa Antonella Trotta, che intende animare la comunità studentesca del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno intorno ai temi dell’innovazione e dell’imprenditorialità per il patrimonio culturale e valorizzare le opportunità offerte dal mondo dell’industria e della ricerca in termini di sviluppo e affermazione di nuove professionalità.

Nel 2009, nel Libro Bianco sulla Creatività curato dall’economista Walter Santagata, è stato introdotto per la prima volta il macrosettore delle “industrie culturali e creative” (ICC) in Italia che include: la cultura materiale (moda, design, artigianato e industria alimentare); la produzione di contenuti, informazione e comunicazione (editoria, televisione, radio, cinema, computer e software, pubblicità) e il patrimonio storico-artistico (musei, monumenti, archivi e biblioteche, arte e architettura, musica e spettacolo).

Secondo i dati Eurostat, il numero di ICC in Europa tra il 2012 e il 2017, è cresciuto dell’1,5%, dando lavoro a 8,7 milioni di persone pari al 3,8% della forza lavoro totale e a 1,2 milioni di imprese. Incoraggiati da queste prospettive, i Creatives si sono confrontati, a partire della seconda metà di aprile, con i player del settore, tra i primi, l’Associazione Culturale Tempi Moderni e l’atelier di esperienze digitali Visivalab.

Il primo incontro è stato inaugurato nello storico Palazzo Fruscione a Salerno, attualmente sede del progetto dell’Associazione Tempi Moderni nata nel dicembre del 2014 con l’obiettivo di connettere le persone attraverso la cultura e di generare sinergie che possano fare di Salerno il punto di partenza e di riferimento per la creazione di laboratori e progetti e per promuovere lo sviluppo sociale, turistico ed economico della città. Il presidente dell’associazione, l’avvocato Marco Russo, insieme alla dottoressa Maria Paola Cioffi, impegnata nella direzione organizzativa, moderati dal professore Alfonso Amendola, parte progettuale, scientifica e artistica del progetto, hanno raccontato come è nata l’associazione e il format denominato I Racconti del Contemporaneo: un programma di mostre, arricchito da molteplici iniziative pensate per coinvolgere un pubblico sempre più vasto, grazie alla combinazione di diverse forme artistiche come l’arte, la fotografia, la musica, il cinema, il teatro, la poesia, la letteratura, e una ricca agenda che include una serie di eventi tra cui talk, spettacoli teatrali, concerti, proiezioni, reading e performance di danza. Per la VII edizione del format, a cura di Silvia Lelli e di Tempi Moderni, è stata la mostra fotografica Sguardi. Lelli e Masotti che dal 6 aprile al 4 giugno 2023 ha messo in luce, attraverso il percorso e l’interpretazione dei due fotografi, più di un cinquantennio di storia della musica e dello spettacolo.

Una mattinata di racconti e confronti, ma anche di dibattito sui temi che riguardano la fruizione museale, la gestione e la strategia di

un’impresa nell’ottica del management culturale, hanno permesso ai Creatives di mettere le proprie idee in movimento. A conclusione, gli studenti e le studentesse, in una breve intervista condivisa sul canale Instagram del progetto @creative.lab_unisa, hanno raccontato la loro esperienza sull’incontro, manifestando entusiasmo per la scoperta di una realtà così legata al territorio e per l’impegno c’è che dietro l’organizzazione di una mostra, la relazione con gli enti, l’offerta culturale e la gestione del budget.

Il secondo incontro, che ha avuto sede presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, ha permesso agli studenti di conoscere, attraverso le parole dell’archeologo Cristiano De Vita, la realtà di Visivalab: un atelier di esperienze, con sede a Barcellona, che unisce le persone con le istituzioni culturali e i brand grazie alla fusione di design e tecnologia specializzata. Digitalizzazione, progettazione museale, video storytelling, guide interattive, gamification ed esperienze immersive sono i progetti su cui, a partire dal 2010, il team di Visivalb lavora per garantire un approccio rinnovato alla tutela, alla conservazione e alla fruizione del patrimonio. In quest’occasione, i Creatives hanno avuto modo di interrogarsi sulle sfide

dell’innovazione, cercando di trovare un equilibrio tra la conservazione del patrimonio culturale e l’adozione di tecnologie innovative per renderlo più accessibile e fruibile da differenti tipologie di pubblico. Inoltre, è stato possibile sperimentare il gioco MRT PLAY, Conquista la Galleria Sabauda per riflettere sullo sviluppo e la diffusione dei videogiochi nel contesto culturale, in cui la gamification viene messa al servizio dell’opera, definendo una modalità di visita che va oltre la sua contemplazione e che stimola l’apprendimento attraverso il divertimento e l’interazione.
Ma gli incontri non si concludono qui: per i Creatives è previsto un ricco calendario attraverso cui avranno modo di conoscere nuove realtà, di sperimentare nuovi progetti e di mettere in pratica le competenze fin qui acquisite al fine di elaborare idee innovative, di successo!

 

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