Una scrittura lacerata e lacerante in un libro intriso di parole vibranti, vigorose, appassionanti e di dolore. Un'opera che avvince
Il secondo volume di una trilogia dedicata dal Premio Nobel per la Letteratura (1978) al mondo della malavita ebraica prima della grande guerra
La poesia dell'autore come condizione e come "prurito". Per Wilcock la testa dell'autore ricorda la capsula del papavero, quando è matura e si piega verso la terra per versarci dei semi. Similitudini e differenze con il verso di Montale e di Ungaretti
Quattro generazioni di intellettuali e il grande giacimento della biblioteca di famiglia nel racconto autobiografico di Luigi Contu, direttore dell'Ansa