Americani, turisti incantati e qualche fata ignorante: boom di stranieri

Anno d'oro per il turismo in Italia. Regolamentazione degli accessi, mete alternative: siamo in overtourism un po’ ovunque, Venezia è la capitale di questo fenomeno, e la Costiera Amalfitana è al quinto posto

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Ci avviamo alla fine dell’estate, anno d’oro per il turismo in Italia: c’è tanto da sistemare attraverso una combinazione di misure che includono la regolamentazione degli accessi, la promozione di mete alternative e la sensibilizzazione dei turisti sull’importanza di un turismo sostenibile: siamo in overtourism un po’ ovunque, Venezia è la capitale di questo fenomeno, e la nostra Costiera è al quinto posto, mica poco. Il patrimonio storico, culturale e culinario del Bel Paese attira visitatori da tutto il mondo e sono tornati in massa gli americani spendaccioni, come ai tempi d’oro. Tuttavia con l’incremento di questi turisti, in particolare di quelli che si definiscono italiani, emergono anche opinioni tipiche da social piuttosto stravaganti; qualcuno giunge in Italia con aspettative pregiudiziali e irreali, ed è per questo che molte guide hanno battezzato Fate Ignoranti questa tipologia di turista: tale appellativo di solito fa riferimento a persone che, non consapevoli della propria incultura, la mettono allo scoperto con affermazioni e valutazioni esplicite -addolcite solo da una croccante ingenuità- stupendo e divertendo chi le ascolta…

La prova dell’esistenza delle Fate Ignoranti, tralasciando i social dove basta solo un retino per farfalle per raccoglierne tante, la si può trovare nei post delle varie piattaforme di viaggi frequentate, dai turisti americani come Yelp, Google Reviews, Travel Blogs, Fodors, etc..: dopo aver visitato l’Italia vi ci lasciano segni di stupore e meraviglia per le bellezze del nostro Paese ma anche valutazioni simpatiche su di esse; le Fate in genere non si esimono dal dire la loro e gli apprezzamenti sono geniali, talmente mitici che sembrano inventati tanto sono originali… eppure visto che si ripetono spesso, devono per forza avere una base reale, probabilmente rappresentano pensieri culturali alquanto diffusi che palesano un’istruzione superficiale e l’illusione di essere competenti.

Le Fate e la riconversione social dei nostri monumenti

Nei post delle varie piattaforme citate sopra, si trovano valutazioni o consigli paradossali:

Il Colosseo: è uno dei monumenti più iconici del mondo intero, me l’avevano già raccontato e quasi quasi non ci credevo… pensavo fosse una bufala ma è proprio vero: alcuni turisti arrivano con l’immagine del Colosseo del film “Il Gladiatore” nella mente. Si aspettano un anfiteatro completamente restaurato, privo delle rovine che testimoniano secoli di storia. Alcuni chiedono alle Guide informazioni su “quando finiranno i lavori di restauro” o anche quando “ci sarà la battaglia dei gladiatori”… insomma si aspettano le pantomime USA dei vecchi villaggi del west con finti duelli, finte sparatorie, finti inseguimenti a cavallo e -per fortuna- finti morti.

La Torre di Pisa: è famosa proprio per la sua inclinazione di circa 4° verso sud… ebbene qualche sapientone si aspetta di trovare una torre perfettamente dritta: anche questa non è una bufala, le richieste al personale turistico su quando la torre sarà finalmente “raddrizzata” sono rare ma autentiche: se avete dubbi su questa amenità chiedete pure a qualche guida che conoscete. È incredibile come l’unicità della Torre venga vista da qualcuno come un difetto anziché come un peculiare capriccio della natura del sottosuolo che la fa pendere dal 1178.

I Bronzi di Riace: sono le sculture in bronzo più straordinarie dell’arte greca e forse addirittura fatte dai greci di Sicilia nel V secolo; per alcuni turisti sembrano incomplete, si aspettano di vederli colorati e armati di scudo e lancia, come nei film epici. Le domande sulla “mancanza” delle armi sono frequenti e talvolta insistenti: è qualcuno sente la mancanza di selfie con i Bronzi in assetto di guerra.

I Templi di Paestum: per alcuni visitatori stranieri -per lo più i nostri cugini italoamericani- sembrano necessitare di una bella rinfrescata. C’è chi vorrebbe vedere i templi restaurati, dipinti per “migliorarne” l’estetica. Questa mancanza di comprensione per il valore storico delle rovine antiche è disarmante ma reale e anche su questi c’è qualche post stupefacente… però l’idea di base è buona: un progetto di “restauro virtuale” potrebbe essere una soluzione, permettendo ai turisti di vedere i templi come erano originariamente, così forse accontentiamo anche i turisti perfettini.

Pompei: nel sito archeologico unico al mondo, alcuni turisti americani hanno postato sulle piattaforme il loro sentirsi a disagio di fronte ai numerosi affreschi e reperti a chiaro sfondo sessuale (anche porno, ammettiamolo). Non mancano i puritani che consigliano di depurare gli scavi da queste testimonianze di vita romana. Questo bigottismo, diffuso tra i più conservatori, vorrebbe dei tour “family-friendly” per evitare imbarazzi, un po’ come si faceva negli anni ’60 non ammettendo in quel tour donne non accompagnate da mariti… ma questa è archeologia non un film vietato ai minori.

Il cibo e i servizi d’albergo: tra estasi e sconcerto

…Però l’Italia è famosa al mondo per la sua cucina, e anche in questo campo c’è sempre qualcuno che ne sa di più sull’Italia stessa: i soliti “Italiani d’America” rimangono perplessi di fronte a piatti tradizionali che non trovano riscontro nelle loro tradizioni familiari. Qualcuno ha postato che sulla nostra Costiera i camerieri si rifiutano di portare il formaggio da mettere su spaghetti e vongole, o inorridiscono dal venir richiesti del ketchup per condire la pasta “Come è possibile che nessun ristorante in Italia metta il ketchup a tavola!”… e se lo chiedeva pure su Yelp uno di questi scandalizzato per questa grave mancanza… e lasciamo perdere sulle continue richieste a Napoli della famosissima pizza Pepperoni che poi non trovano! Per forza, è un frullato misto di sapori grassi e per noi i peperoni sono ortaggi, non salumi.

E veniamo agli alberghi italiani: il condizionamento dell’aria è un rammarico molto diffuso nei post! La temperatura impostata secondo i nostri usi intorno a 24° in estate, per loro è considerata insufficiente, abituati come sono a stare in casa con i convettori a palla a 18°. Le temperature alte negli alberghi italiani sono croce e delizia degli americani, ed è il leit motiv ricorrente su tutte le piattaforme turistiche, non come critica ma come stramberia italica, la cosa li fa sorridere e ci considerano two left hands (maldestri): “hanno i condizionatori e non li sanno usare…”.

Che dire? In mezzo a tanto stupore per la nostra Italia qualche nota stonata ci sta, ogni Turista viene con le sue abitudini, come i Cinesi che se gli porti una pasta al dente te la rimandano indietro abituati a roba moscia da aspirare rumorosamente o come gli oligarchi Russi che fino al 2021 (ora deliziano altre sponde) se gli davi la pasta si offendevano perché per loro era cibo da poveri…

Ma del resto il turista viene qui da noi per estasiarsi nel Paese progenitore della cultura Occidentale, per cercare di comprendere il nostro modo rilassato (dicono loro) di vivere, per riposare e stare bene, poi se qualcuno vuole anche essere felice, che male c’è a seguire la massima di Flaubert? “Per essere felici occorrono tre cose: essere ignoranti, egoisti e avere una buona salute…”.

 

Carlo De Sio

Laureato in Scienze Politiche ed Economiche, con Master in Psicologia sociale e P.R, ha lavorato nella Comunicazione d’impresa e nelle Relazioni Pubbliche per oltre 40 anni. Ha fatto parte dei direttivi di Organismi nazionali quali ACPI-Milano, FERPI-Milano e Confindustria. E’ iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1999.
Fa parte di un gruppo di specialisti per la revisione di testi generati dall’I.A. e partecipa nel Deep Web a un gruppo di approfondimento che ha come focus notizie e valutazioni sulle crisi politiche in atto.

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