William Henry Marcus Miller Jr. (New York, 14 giugno 1959) è un bassista, compositore e produttore discografico statunitense. Dal punto di vista musicale viene, a giusta ragione, considerato tra i maestri del funk per il suo personale stile esecutivo. Numerose sono state le sue partecipazioni al fianco di famosi artisti; collaborazioni che hanno plasmato il suo ambiente musicale e lo hanno reso un’immagine sacra del jazz, funk e soul. Miller ha suonato con l’immenso Miles Davis, con Luther Vandross (cantante di Rhythm and blues, Soul e Pop), con David Sanborn, insieme al grande McCoy Tyner, con gli S.M.V. (mega gruppo di matrice ‘fusion’ formatosi nel 2006 da tre innovativi e creativi bassisti: Stanley Clarke, Marcus Miller … appunto e Victor Wooten) e poi con Grover Washington Jr., Eric Clapton, George Benson, Aretha Franklin, Bryan Ferry, Wayne Shorter, Al Jarreau, Herbie Hancock e Carlos Santana.
Il bassista newyorkese viene citato tra i maestri dello ‘slap’, una tecnica oramai diffusa, che Marcus utilizza in maniera eccellente al servizio sia della melodia che del groove, tuttavia crediamo che sia riduttivo limitare il contributo di Marcus Miller al solo slap. Rimane il fatto che il progresso tecnico che egli ha portato in questo segmento rientra tra i più importanti di sempre. Una delle particolarità, però, che stupisce del duo stile slap, è la capacità di comportarsi da strumento leader in maniera credibile (chiunque provi a confrontarsi con un solo di basso sa quanto complicata possa rivelarsi questa pratica) e restando al tempo stesso totalmente fedele al contributo ritmico che lo strumento racchiude tradizionalmente: merito di una formidabile abilità nel passare dal pensiero ritmico a quello melodico. Oltre al basso elettrico (oggi sul mercato vi sono bassi ed amplificatori a Marcus Miller a sua firma), il musicista poliedrico suona il clarinetto (strumento che gli ha dato una vera e propria formazione musicale) il clarinetto basso, le tastiere, il sassofono soprano e la chitarra: davvero tanta roba!
La prima sorpresa, che certamente farà rumore, sarà l’arrivo di Marcus Miller in Italia. La leggenda del quattro corde, infatti, sarà tra i partecipanti di spicco, il 19 luglio, al Monfortinjazz o anche ‘Monfort Jazz’ che si tiene a Monforte d’Alba (Cuneo). Lui, musicista virtuoso e vera e propria icona del jazz e del funk, è un bassista fra i più influenti del panorama internazionale e sarà protagonista di un concerto trascinante in apertura di una tournée estiva che doppierà l’apparizione del 2019. Un concerto straordinario che punterà i fari sul vero genio del jazz. Un musicista forte di una carriera di ben 45 anni e con due Grammy Awards, un ‘Edison Prize’ in Olanda, un ‘Victoire du Jazz’ in Francia e la nomina Unesco del 2013 come ‘Artista per la Pace’ e portavoce del Progetto ‘Slave Route’ (ovvero il percorso degli schiavi). Primissimo annuncio per la quarantottesima edizione di Monfortinjazz, la rassegna di concerti organizzata dall’Associazione ‘Monforte Arte’ nei suggestivi spazi dell’Auditorium ‘Horszowski’. Marcus Miller era infatti già stato ospite di Monfortinjazz in un concerto memorabile che era stato spostato al ‘Teatro Sociale’ di Alba per la minaccia del cattivo tempo e aveva emozionato il pubblico con uno spettacolo unico.
Nel nuovo concerto, appena annunciato, l’artista presenterà per la prima volta sul palco alcune delle sue più belle composizioni per il cinema. Miller, infatti, ha sempre composto e prodotto per la settima arte: da Boomerang (1992) a Marshall (2017); dal Black Movie Soundtrack Festival alle numerose collaborazioni con Disney Studios, e più recentemente, con Apple, per un documentario sulla vita di Sidney Poitier (2022). Per questo nuovo spettacolo che mette in primo piano il suo genio come produttore, Marcus sarà circondato da una band eccezionale con la quale ha dato il via al tour in Europa in autunno.
Marcus non è solamente un bassista, ma è anche un creatore, produttore, polistrumentista e un compositore straordinario e prolifico.