Oggi parleremo di un talentuoso musicista casertano: Gianni Di Lorenzo, apprezzato contrabbassista e pupillo del grande jazzista internazionale e italiano che risponde al nome di Tullio De Piscopo. Di Lorenzo è un artista originario di Sessa Aurunca che ha continui contatti con quella che è l’‘aristocrazia del jazz’ sia italiano (tra questi, appunto De Piscopo, Fabrizio Bosso e tanti altri). Il ‘double bass player’ diviene, grazie all’enorme passione viscerale per lo strumento e con il passar del tempo, un musicista molto considerato dai tantissimi colleghi che fanno anche parte di quel jazz napoletano tanto importante. Tutti sappiamo benissimo che la musica (il jazz in particolare) non conosce confini; e tutti hanno imparato un concetto: quello che la musica, cioè, è ‘una sola’.
Di Lorenzo, contrabbassista sessano e ideatore anche del festival ‘Sessa Jazz’ è attualmente invitato a partecipare a diversi jazz festival, a masterclass e sul palco, come pure nelle produzioni discografiche, ama presentarsi con le più diverse soluzioni: trio, quartetto e con il classico ‘quintet’. Da ciò che si racconta, poi, nel mondo del jazz che si rivela sempre più magico e contemporaneamente inestricabile.
Dal materiale audio che ho potuto ascoltare con estrema attenzione, posso ampiamente e serenamente affermare che si sta parlando di un musicista solare e totalmente innamorato del suo strumento. Il suo obiettivo è stato sempre quello di mischiare le ‘carte della musica’, cercando creare di ricavarne un proprio stile personale. Caratteristica principe del musicista in questione è dunque il grande senso di volontà ed il non sentirsi mai perfetto pur lavorando costantemente nello studio del sound e nella contaminazione.
Oggi come musicista, il contrabbassista di Sessa Aurunca è impegnato con il ‘Gianni Di Lorenzo Acoustic Trio’, con il 4tet sta lavorando ad un progetto di ‘rivisitazione standard jazz’ mentre – poi – con il 5tet rielabora brani d’autore italiani … come per esempio ‘Pino incontra Lucio Quintet’ tributo a Pino Daniele e Lucio Battisti.
Ho assistito al live di quest’ultimo progetto, proprio lo scorso 11 giugno. Una sua performance, in quintetto, tenutosi in un ambiente intimo e surreale presso il Chiostro del Convento dei Frati Cappuccini di Salerno. Devo dire che il mettere insieme i brani di Daniele e Battisti, ovviamente rivisitati in maniera sapiente da tutto il 5tet, ha fatto trascorrere una bellissima serata al folto pubblico. La serata musicale, in chiave jazz, aveva come frontwoman la singer Francesca Fusco che avrebbe potuto offrire di più, tenuto conto della chiara ed evidente emozione e una leggera indecisione. Potenzialmente, però, la cantante ha stoffa da vendere. Molto bravi Franco Spicciariello (tromba), Giacomo Aula (pianoforte) ed il giovane Luca D’Arco (batteria) e il virtuoso Gianni Di Lorenzo (contrabbasso) che, per l’occasione ha tirato fuori un magnifico suono … quello vero di un double bass profondo.
In altri lavori, fatti anche di ricerca, vi sono le collaborazioni di musicisti di elevatissima caratura come quelle di Mario Basile Lopez, Antonio Perna, Vito Barbato, Umberto Muselli e tantissimi altri. Possiamo dire che il suo primo lavoro discografico ‘Gianni Di Lorenzo Quartet – The New Project’ ha riscosso un buon successo ed ora ci si aspetta di bissare il colpo.
Nel cassetto, intanto, già è pronto un nuovo lavoro ma qui Di Lorenzo non vuole sbilanciarsi. Di certo Gianni non è un purista del jazz. L’approccio con lo strumento a quattro corde elettrico inizia da giovane adolescente cominciando a suonare con amici di scuola e, ad un certo punto comincia a studiare seriamente. Percorre, infatti, tutta la trafila necessaria ed inizia a studiare il basso elettrico.
La vita, ormai, gli permette di dedicarsi a tempo pieno allo studio della musica, indicandogli il percorso di vita, dedicandosi con grande passione nell’apprendimento di nuove tecniche, sia per l’electric bass che per il double bass. Approda infine alla musica jazz. Grazie a Pietro Condorelli, ha modo di confrontarsi musicalmente con musicisti di altissimo livello, tra cui il Alfredo Golino, batterista di grande valore e versatilità e che ha lavorato con il mitico Gigi Cifarelli. Perfeziona gli studi degli strumenti (basso e contrabbasso) e nel 1999 consegue la Laurea in ‘Tecnica Moderna di Armonia’, ‘Arrangiamento e Composizione’ presso il Conservatorio ‘Cimarosa’ di Avellino. Si esibisce con il compianto percussionista Karl Potter e rende solido il rapporto con il grande Tullio De Piscopo. Il suo cd ‘Gianni Di Lorenzo New Project’ edito nel 2019 è realizzato insieme a Luciano De Fortuna (batteria), Peppe Giroffi (sassofono e tromba) e Luigi Cennamo (piano). Un gran bel lavoro composto da nove brani molto ascoltabili e realizzato seguendo una linea di jazz molto moderna. Molto bello il brano ‘Daydreams’ primo pezzo del cd che trascina in maniera chiara l’ascoltatore. Il pianista fa il suo ottimo lavoro così come il bravo Luciano De Fortuna che viene fuori con un groove eccezionale. Lo strumento che viene fuori insieme agli altri è senza dubbio il sassofono di Giroffi mentre il tutto è condito dalla cavata e dal modo di suonare di Gianni Di Lorenzo che non demorde nel pezzo e nei brani a seguire, suonando in maniera frenetica e dettando il tempo. Gli altri brani sono ‘Love in Jazz’, ‘The Poem’, ‘Irene di Lodi’, ‘O Poc ‘ro Cafè’, ‘Jamm ‘a verè’, ‘Estate’ e ‘Metti una sera a cena’ … omaggio ad Ennio Morricone, chiude con ‘Stella by’. Un album di pregevole fattura e che dovrebbe essere nelle raccolte di dichi di chiunque.