L’estate porta con sé buone notizie. Sono previste, infatti, numerose assunzioni a partire da questo mese e fino al mese di agosto. È quanto emerge dall’indagine di Excelsior per Unioncamere.
Lo studio, di carattere nazionale e al quale hanno preso parte 110mila imprese, presenta anche dati interessanti per quanto riguarda la regione Campania. Infatti, per il solo mese di giugno, si prevedono lavoratori in ingresso per 38mila e 100 unità fino ad arrivare a 103mila entro il mese di agosto. La maggior parte delle assunzioni sono relative al settore dei servizi, ben il 75% e questo anche perché il settore trainante nel periodo preso in esame risulta essere naturalmente quello del turismo. Relativamente alle singole province, si stimano 18mila 290 assunzioni per la provincia di Napoli, 10mila 950 per quella di Salerno, 5mila e 300 per quella di Caserta, 2mila 230 per Avellino e 1.430 per Benevento.
Ma quali sono le figure maggiormente ricercate in questo periodo? Il 41,9% dei profili richiesti in Campania sono relativi a impiegati e professioni legate al settore dei servizi e del commercio. Un altro 26,5% è relativo alla ricerca di operai specializzati; il restante 13,7% è la domanda per dirigenti e professionisti specializzati. Percentuali simili si ritrovano anche andando ad esaminare le singole province. A Napoli, ad esempio, il 40,9% dei profili richiesti e quello relativo al settore dei servizi e del commercio e la percentuale sale al 48,2% per la provincia di Salerno. Fa eccezione la sola provincia di Benevento dove la maggior parte delle offerte, ovvero il 39,2%, è relativa a figure di operai specializzati.
Allargando l’orizzonte all’intera Penisola emerge come siano 568mila le assunzioni (a tempo determinato superiori ad un mese o a tempo indeterminato) previste dalle imprese a giugno che salgono a quasi 1,4 milioni avendo come orizzonte previsionale l’intero trimestre giugno-agosto, con un incremento di oltre 9mila unità rispetto a giugno 2022 (+1,5%) e di circa 37mila unità sul corrispondente trimestre (+2,8%). Anche a livello nazionale si conferma come a giugno siano turismo e manifatturiero (rispettivamente con oltre 7mila e 4mila assunzioni in più) a sostenere la domanda di lavoro, mentre registrano una flessione costruzioni, servizi alle persone, i servizi finanziari e assicurativi e servizi informatici e delle telecomunicazioni.
Per il manifatturiero, che è alla ricerca di 89mila lavoratori nel mese e di 237mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro riguardano le industrie della meccatronica che ricercano 22mila lavoratori nel mese e 58mila nel trimestre, seguite dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (circa 18mila nel mese e 45mila nel trimestre) e da quelle alimentari (13mila nel mese e 46mila nel trimestre). Per il settore delle costruzioni sono programmate 44mila assunzioni nel mese e circa 111mila assunzioni nel trimestre. Sono invece 434mila i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e oltre 1 milione quelli per il trimestre giugno-agosto.
È il turismo a offrire le maggiori opportunità di occupazione con oltre 164mila lavoratori ricercati nel mese e circa 353mila nel trimestre, seguito dal comparto dei servizi alle persone (71mila nel mese e 165mila nel trimestre) e dal commercio (69mila nel mese e 171mila nel trimestre).
Un dato da non sottovalutare e sul quale sarebbe opportuno riflettere è che anche per giugno si conferma un’elevata difficoltà di reperimento incontrata dalle imprese nel reclutare il personale: sono difficili da reperire quasi la metà dei lavoratori ricercati (+6,8 p.p. su giugno 2022). Il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior segnala che tra le professioni tecniche e ad elevata specializzazione quelle più difficili da reperire siano gli specialisti nelle scienze della vita (farmacisti, biologi, agronomi ecc.) con l’80,3%, seguiti dai tecnici in campo ingegneristico (68,9%) e i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (68,5%), mentre tra le figure degli operai specializzati si distinguono gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (72,5%) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,7%). I motivi legati alla difficoltà di riuscire a trovare questo tipo di figure sono essenzialmente due; il primo è la mancanza di candidati e il secondo una preparazione inadeguata. Per quanto riguarda le tipologie di contratto risulta in aumento la previsione per i contratti a tempo indeterminato (rispetto a giugno 2022 +12mila unita; +14,8 %), anche come effetto dell’elevata difficoltà di reperimento del personale; mentre d’altra parte l’incremento è meno rilevante per i contratti a termine e stagionali (rispetto all’anno precedente +8mila; + 2,3%) e diminuiscono le previsioni peri contratti di collaborazione occasionale e a partita IVA (rispetto al 2022 -15mila; -40,5%) e i contratti in somministrazione (-2mila; -2,9%).
Cresce ancora, inoltre, la domanda di lavoratori immigrati con 114mila ingressi programmati nel mese (+18mila rispetto allo stesso periodo del 2022), pari al 20,1% del totale. Alla luce anche della mancanza di determinate figure, lo studio di Excelsior indaga su quali siano i titoli di studio che offrono maggiori sbocchi lavorativi. Un focus utile soprattutto per i giovani che si trovano a decidere a quale facoltà o istituto superiore iscriversi. I titoli di studio più richiesti dalle imprese sono laurea ad indirizzo economico, in ingegneria e ad indirizzo insegnamento e formazione. A livello di scuola secondaria si ricercano soprattutto diplomati nell’indirizzo finanza, amministrazione e marketing, seguiti dai diplomati all’alberghiero e poi da quelli presso gli istituti tecnici.